Psichiatria

Adolescenza

L’ADOLESCENZA ……ESISTE o è un INVENZIONE?……

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Cos’è l’adolescenza?

Il termine adolescenza deriva dal latino adolescentia, derivato dal verbo adolescĕre, che significa “crescere”. È quella delicata fase di passaggio dall’infanzia all’età adulta caratterizzata da cambiamenti radicali, che riguardano il corpo (maturazione biologica), la mente (sviluppo cognitivo) e i comportamenti (rapporti e valori sociali).

Quando inizia e quanto dura l’adolescenza?

Diverse letterature propongono di considerare l’inizio dell’adolescenza a partire dalla pubertà fino a quando lo sviluppo fisico è pressoché completo, normalmente intorno ai 18 o 19 anni. Circa due anni prima della pubertà sia i ragazzi che le ragazze attraversano un periodo di trasformazione che li prepara nelle donne al menarca (inizio delle mestruazioni) e la comparsa di spermatozoi vitali nei maschi.

Quali sono le fasi dello sviluppo?
Ciascun adolescente è unico, con una propria personalità, propri interessi e gusti, tuttavia è possibile trovare degli aspetti comuni e tipici degli adolescenti (sentimenti, atteggiamenti e comportamenti).

Delineare le varie fasi è un’impresa ardua ed ha un valore arbitrario. In ogni modo per comodità, può essere suddivisa in tre fasi distinte; una coincidente con gli anni della scuola media (PRE ADOLESCENZA) e due coincidenti con gli anni delle superiori (FASE INTERMEDIA e TARDA ADOLESCENZA).

  • Tra gli 11 e i 12 anni vi è la PRE ADOLESCENZA:  l’inizio di modifiche somatiche e psicologiche e la perdita delle caratteristiche dell’infanzia. Cambiamenti a livello scolastico, presenza dei primi conflitti intra famigliari, e i gruppi tendono ancora ad essere caratterizzati dalla segregazione sessuale tipica dell’infanzia.
  • Tra i 14 e i 18 anni vi è la ADOLESCENZA INTERMEDIA: si delineano processi di “lutto”, per la perdita della stabilità corporea, del legame oggettuale preferenziale con i genitori, degli oggetti/situazioni perse con le prime scelte autonome.
  • Tra i 18 e i 25 anni vi è la TARDA ADOLESCENZA: è prevalente la preoccupazione per il futuro, vi è un minor conflitto con i genitori, e si costituiscono soprattutto gruppi misti.

Una maturazione tardiva rispetto i compagni che conseguenze può avere?

Può avere conseguenze sia di tipo psicologico che comportamentale: ansia e calo dell’autostima possono essere due componenti derivate dal sentirsi rifiutati e svalutati dai compagni già sviluppati, questo avviene molto di più per il genere maschile rispetto a quello femminile.

Se vi siete trovati in queste situazioni non esitate contattare una psicologa che può aiutarvi ad affrontare questo momento difficile.

Da un punto di vista psicologico quali possono essere i conflitti che i giovani vanno in contro e che spesso sconvolgono anche la famiglia?

Nell’adolescenza i gi07ovani si trovano a fronteggiare vari problemi:

  • La maturazione sessuale.
  • L’emancipazione dal controllo dei genitori e la loro dipendenza emotiva.

L’adolescente ha vari compiti evolutivi da superare, uno tra questi è sicuramente costruirsi dei valori e degli ideali da perseguire questo lo aiuterà a capire quale persona intende diventare.

L’abbandono del corpo infantile per acquisirne uno adulto può essere al contempo motivo di orgoglio e di imbarazzo. Un ruolo importante lo giocano i genitori, se hanno trattato questo tema con imbarazzo invece che con naturalezza, può svilupparsi nell’adolescente un analogo imbarazzo e una certa insicurezza. IL CORPO DELL’ADOLESCENTE (tatuato, bucato, maltrattato, ma anche ostentato ed esibito) è IL TEATRO DI DIVERSI CONFLITTI, BISOGNI EMANCIPATIVI E VARI COMPITI EVOLUTIVI. Alcuni possono reagire cercando di nascondere la nascente sessualità per prolungare il più possibile la propria infanzia, mentre altri possono esasperarla assumendo precocemente comportamenti e abbigliamento “da grandi”, per sentirsi più adulti. Il corpo sessuato spaventa ma incuriosisce, lo si vuole conoscere. Per alcuni adolescenti si pone il problema della propria sessualità, si può avere il timore di non essere “normali”, di essere omosessuali o incapaci di avere rapporti sessuali. I primi rapporti sessuali possono essere sconvolgenti o deludenti: essere pronti fisicamente non vuol dire necessariamente esserlo anche mentalmente. Siete voi stessi che decidete il vostro comportamento sessuale.

L’emancipazione dal controllo dei genitori e dalla loro dipendenza emotiva ancora una volta, dipende dall’atteggiamento assunto dai genitori stessi durante l’infanzia. Infatti, una famiglia che stimola il giovane adulto alla ricerca di autonomia e controllo attraverso la motivazione e l’affetto, molto più facilmente il ragazzo svilupperà sentimenti di fiducia in se stesso.

Dall’altra parte l’essere rigidi e autoritari può trasmettere nell’adolescente sentimenti di conflitto e disequilibrio esprimendolo attraverso l’essere rifiutanti e ribelli.

L’adolescenza esiste?

ado2La figura dell’adolescente, come persona in una prolungata fase di transizione problematica, non viene considerata dalla maggior parte delle società tradizionali. In esse spesso il passaggio dalla fase della vita “bambino” alla fase “adulto” viene gestita da appositi riti di passaggio, che rappresentano in chiave simbolica l’allontanamento dallo stato precedente, l’attraversamento di una soglia liminale, e la reintegrazione nella società con un diverso stato.

Non tutte le società tradizionali considerano l’adolescenza come una fase di transizione problematica.

Fino all’800 si entrava nel mondo degli adulti nel momento in cui ci si poteva dedicare alle attività che la classe sociale di appartenenza prevedeva. Per esempio i più poveri, iniziavano a lavorare anche ai 6 o 7 anni, mentre tra l’élite si poteva essere re o professori universitari anche a 12-14 anni.

 

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Letture consigliate:

Convegno: Adolescenza esiste…. o non esiste…    di Marcello Florita

Fragile e Spavaldo di Gustavo Pietropolli Charmet

AdoleScienza. Manuale per genitori e figli sull’orlo di una crisi di nervi di Loredana Cirillo e Gustavo Pietropolli Charmet