Psichiatria

Narcisismo

Personalità Narcisistica

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Il termine narcisismo rimanda immediatamente al personaggio della mitologia greca Narciso, bellissimo giovane che si innamorò della sua stessa immagine riflessa nell’acqua.

Il concetto di narcisismo è stato approfondito da molti autori in psicoanalisi: tra i più importanti ricordiamo Freud, Kernberg e Kohut.

Kohut, fondatore della psicologia del Sé, si è occupato primariamente della comprensione delle problematiche narcisistiche.

Secondo questo autore, chi soffre di narcisismo, si è “arrestato” evolutivamente in un periodo in cui sono fondamentali le risposte da parte dell’ambiente di riferimento per il mantenimento di una coesione del Sé.

Secondo Kohut, se tali risposte vengono a mancare (le figure genitoriali falliscono nel dare risposte empatiche e convalidanti) vi è una tendenza alla frammentazione del Sé. Le persone saranno dunque portatrici di Sé arcaici, fragili, e predisposti a frammentarsi.narci-2

Al fine di mantene la coesione del Sé questi individui ricercheranno e necessiteranno di risposte dette “d’oggetto-Sé” che non hanno avuto nel passato.

Tradotto in termini più immediati significa che “si terranno in piedi” attraverso le conferme che ricevono dalle persone e dal mondo intorno a loro.

Anche la psichiatria si è occupata di narcisismo, elaborando l’entità diagnostica di “Disturbo Narcisistico di personalità”.

Le caratteristiche principali del disturbo, secondo il DSM IV- TR, cioè il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) sono grandiosità, necessità di ammirazione e mancanza di empatia

  • la grandiosità (a livello comportamentale e nella fantasia) à i soggetti che soffrono di narcisismo, cioè tendono a sentirsi diversi dagli altri, possono sentirsi superiori e speciali. Questo può portarli anche a sentirsi raramente davvero compresi, e soprattutto solo da altri considerati altrettanto speciali. La grandiosità si manifesta anche nelle fantasia: queste persone hanno ambizioni elevate, e spesso, in maniera perfezionistica, pretendono molto sia da sé, che dagli altri, talvolta in modo irrealistico e “onnipotente”
  • necessità di ammirazione à la grandiosità è sostenuta dalle conferme del mondo esterno. Le persone che soffrono narcisisticamente tendono a sentire il bisogno di perseguire costantemente dei risultati, quindi di essere sempre, e compulsivamente performanti nel rapporto con la realtà. Per esempio possono sentire la spinta, il bisogno, di incassare un successo dietro l’altro, sentendosi solo brevemente soddisfatti, “volendo sempre di più” da se stessi.

Allo stesso modo hanno bisogno (spesso, inconsapevolmente), che la propria autostima sia sostenuta da coloro che gli stanno intorno. Quando non vi è un riconoscimento da parte degli altri possono esperire forti emozioni di rabbia, vergogna, invidia, e umiliazione

  • mancanza di empatia à essendo molto focalizzati su se stessi, talvolta queste persone possono “non accorgersi” dell’altro e non essere sintonizzati sulle emozioni e sentimenti altrui. Possono anche avere una tendenza a ritenere di secondaria importanza le esigenze degli altri, troppo presi dalle proprie.

Tendono ad essere degli eccellenti Trasmettitori, alla ricerca di consensi e popolarità, e degli scarsi Ricettori!

In realtà, questa presentazione del narcisismo sembra riferirsi esclusivamente alle sue caratteristiche manifeste.

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Alcuni riflessioni psicologiche sul narcisismo.

Tutto ciò detto fino ad ora è una descrizione degli aspetti “esterni” del narcisismo, e non permette di coglierne il nucleo, la profondità.

Queste caratteristiche cioè, dipendono spesso da un inconscio e profondo senso di inadeguatezza, della quale non necessariamente la persona è consapevole. E’ chiaro che questo non è l’unico aspetto coinvolto, ma un elemento spesso presente e centrale, e le cui cause variano da persona a persona.

Una quota di narcisismo è presente in tutti noi, e non è da considerarsi necessariamente un aspetto patologico della personalità: può essere uno dei motori che ci spinge ad ottenere riconoscimenti e soddisfazioni.

Quando diventa “patologico” (dove per patologico non si intende sbagliato in quanto tale, ma semplicemente invalidante o portatore di sofferenza nella vita del soggetto)?

Di seguito alcune situazioni frequenti che possono essere indicatori di una “sofferenza narcisistica patologica”:

  • Eccessiva ansia prestazionale in situazioni di performance (crea disagio eccessivo; quando c’è bisogno di ricorrere a sostante psicotrope per gestirla)
  • Ipocondria, eccessiva attenzione al corpo e continui e dispendiosi accertamenti medici non necessarinarci-4
  • Episodi depressivi di fronte a fallimenti, delusioni, frustrazioni
  • Cronici sentimenti di vuoto
  • Difficoltà relazionali: comprende una forma molto ampia di manifestazioni quali il “collezionare” relazioni fallite (“stufarsi” subito del partner, incapacità di tollerare i difetti altrui), difficoltà a comprendere i problemi, le emozioni del partner (etc).

 

In definitiva, il termine “narcisismo” è un’etichetta che vuole rappresentare un insieme molto ampio di situazioni e criticità relazionali diverse.

Ogni persona è infatti “un universo a sè stante”, complesso: tanti elementi e fattori diversi (biologici, sociali, psicologici) concorrono ed interagiscono nel dar luogo alla situazione di sofferenza. Ciò che è fondamentale e utile è la comprensione profonda della sofferenza specifica di ogni singolo individuo, che deve essere contestualizzata anche all’interno del percorso di vita della persona.

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Si può stare meglio?

È possibile, attraverso un percorso di psicoterapia, arrivare ad essere più consapevoli di se stessi e trovare nuove soluzioni per relazionarsi agli altri, che causino meno disagio e sofferenza.

Solo occupandosi dell’individuo nella sua complessità e globalità, comprendendo anche la crisi esistenziale in cui si trova sarà possibile avviare un percorso verso un miglior benessere. La calma e la costanza, non sempre presenti in questa tipologia di persone, sono però degli strumenti fondamentali per favorire la buona riuscita di una psicoterapia.

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